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L'Eterno Gioco delle Forze Evolutive ed Involutive

Voglio portarvi a riconoscere, senza pretesa di verità assoluta, che l’uomo vive all’interno di una dualità, che in termini mistici è stata chiamata da sempre «l’eterna lotta fra il bene e il male». Oggi possiamo chiamarla in termini moderni, la lotta fra la Luce e l’Ombra, o ancor meglio, l’eterno “gioco” tra la Luce e l’Ombra. Questa dualità ha condizionato sempre il percorso della storia umana, ed agli occhi dei ricercatori attenti con il desiderio di comprendere il lato esoterico della storia, questo fatto si evidenzia palesemente. Questo gioco di forze è sempre in atto durante l’evoluzione della coscienza sul pianeta terra e, probabilmente, anche nel corso di ogni vita e di ogni giorno.


Siamo sempre chiamati a fare delle scelte, non è vero? A partire dal momento in cui ci “svegliamo” e saltiamo giù dal letto. La nostra quotidianità si conforma alle scelte mentali, emotive e pratiche che facciamo. È la qualità di queste scelte a determinare il percorso. Facciamo scelte di Luce o scelte di Ombra? Scelte evolutive o involutive per noi?

Non è sano volersi astrarre da questa dualità in fatto di scelte. Tutto è Uno, certamente, ma è molto diverso se inizio la mia mattinata mandando maledizioni al mio vicino, piuttosto che annaffiare le mie piante mentre ascolto musica classica. È sempre una questione di “forze” che chiamiamo in gioco. Per questo motivo potremmo riferirci a queste due forze definendole: Forze Evolutive e Forze Involutive.




Da sempre queste due forze creano una polarità, due centri di forza: positivo e negativo (Yin e Yang), che rappresentano la stessa energia in due scelte vibrazionali opposte, che permettono il movimento e quindi il dinamismo della coscienza. Se esistesse, sul piano materiale e terrestre dove avviene la nostra stessa evoluzione di coscienza, solo il concetto di Bene, non sarebbe possibile fare una scelta diversa da esso, quindi non si potrebbe comprendere la sua natura in mancanza di un suo contrario.



Ma perché due poli che rappresentano la stessa energia?

L’Universo è formato da Una Sostanza!

Già quest’affermazione dovrebbe produrre una Gioia incontenibile, naturalmente solo se fossimo in grado di comprenderla davvero e sentirla in tutte le nostre cellule.

Questa energia (sostanza) può assumere densità diverse e vibrazioni differenti, a seconda del piano o del sotto-piano in cui si manifesta. Poiché la realtà è fatta da molti piani di coscienza.


Spirito e Materia non sono aspetti contrapposti e contraddittori. Quante guerre e quante scissioni si fondano essenzialmente su questa polarità? E se provassimo ad andare oltre? E se la dualità fosse soltanto l’apparenza della realtà?

Spirito e Materia sono ambedue manifestazioni della stessa energia, però con vibrazioni enormemente diverse tra di loro: lo Spirito è l’energia (sostanza Unica Universale) nella sua forma più alta e sottile, mentre la materia è l’energia nella sua forma più densa.


Da questo punto di vista, se uno affermasse: «Io sono materialista! Credo solo nella materia e in quel che vedo, sento e tocco!», essendo la materia Spirito Densificato, avremmo a che fare con uno spiritualista convinto. E viceversa! Che gioco meraviglioso.


Lo Spirito è Materia nella sua forma “ascendente”: raffinata, lavorata, spiritualizzata e sublimata.

La Materia è Spirito nella sua forma “discendente”: grossolano, disadorno, temporalizzato e spazializzato.


Questa sostanza è chiamata in diversi modi, vediamone tre: Spazio, Etere e Akasha.

La parola Etere deriva dal greco aither, da aithein, che significa “ardere, infiammare, illuminare”. Il Dio Etere era infatti la personificazione della regione più alta del cielo, dove la luce è più pura. Era, quindi, un principio divino e luminoso, una sostanza che tutto permea e tutto contiene. La sostanza di questo piano è chiamata «Mare di Fuoco», ed è la radice dell’Akasha!


Non esiste che energia. In termini mistici potremmo dire: «Non esiste che Luce». La dualità è quel gioco che si crea quando la Luce inizia a giocare a “nascondino” e, per effetto immediato, genera la “mancanza di luce”. Se la luce riempie tutto, solo quando la luce si ritrae, si genera il Vuoto e il Pieno.


A tal proposito riporto un aforisma meraviglioso di Lao Tzu, nel suo Tao Te Ching:



«Trenta raggi convergono in un solo mozzo,

ma è il suo vuoto al centro che rende utile la ruota.

Lavoriamo l’argilla per farne un vaso,

ma è nel suo vuoto interno che si ha l’utilità del vaso.

Si aprono porte e finestre per entrare in una casa

ed è in queste aperture che si ha l’utilità di una casa.


Perciò il pieno costituisce una sua funzione,

ma l’utilità essenziale appartiene al vuoto[1]».


Questo è uno tra i tanti messaggi immortali che ci lascia il grande Maestro. Ed è con questa consapevolezza che dobbiamo comprendere il gioco tra il bene e il male. Il male è al servizio del bene! Le Forze Involutive, sia che lo sappiano o no, fanno sempre il gioco delle Forze Evolutive, perché creano condizioni favorevoli all’apprendimento (attraverso dolore e sofferenza) dove le coscienze possano poi risvegliarsi e fare salti evolutivi.


Il problema nasce quando dalla dualità, anziché comprenderne la sua funzione, si creano delle cristallizzazioni e personificazioni, sempre ad opera dell’umano. L’esempio più eclatante è stata la creazione del Diavolo da parte della Chiesa, contrapposto ad un Dio onnipotente e infinitamente buono che lo combatte e vuole la vittoria e il predominio sull’uomo e sulla terra. In realtà esiste solo un principio che è quello dell’Amore! L’evoluzione avviene solo grazie all’Amore. Ma quanti lo comprendono?

Il male è assenza di amore e incapacità di amare. Oppure potremmo dire che il male stesso è amore in stato acerbo, amore che sta crescendo, e che si sta consapevolizzando.


Quando l’uomo non è capace di entrare in rapporto con gli altri attraverso l’amore cade nell’illusione del potere e lo fa diventare, quest’ultimo, l’aspetto più importante della sua vita. È quando l’individuo non riesce a realizzare se stesso mediante la sua capacità di amare che tenta di suscitare timore, proprio perché non ottiene rispetto e ammirazione, tenta di essere preso in considerazione e temuto per il suo potere.


Ecco perché il male non è un principio ma una forza creata dall’uomo stesso con i suoi pensieri, parole, desideri e comportamenti. I quali riempiono lo spazio di emanazioni vibrazionali di bassa frequenza che si attraggono per risonanza e diventano forme-pensiero e pendoli, anche giganteschi, che vampirizzano quotidianamente l’energia psichica degli esseri umani attraendoli nelle loro specifiche oscillazioni. Non potremmo allora affermare con sicurezza che il concetto di “male” è un esperimento evolutivo nato dal libero arbitrio dell’uomo di crearsi il proprio nascondino? Più persone che pensano, sentono, ed emanano la stessa frequenza si sintonizzano e creano un’onda; tutti coloro che risuonano nella stessa frequenza involutiva possono attingere a tali onde, egregore o macro forme-pensiero. E se si possiede un sufficiente potere magnetico si possono anche dominare e indirizzare, creando così la Magia Nera, un altro gioco involutivo umano.


Vi ricordo che sono sempre giochi, anche quelli della magia nera, solo che diventano pericolosi perché rallentano di molto l’evoluzione della coscienza creando un karma pesante. In ogni caso l’evoluzione avverrà necessariamente, però con molto ritardo. Non prima che il karma abbia agito e la coscienza abbia raccolto ciò che ha seminato! Sapere che si evolve sempre e comunque, non vi rilassa e vi trasmette una certa pace?




[1] Lao Tzu, Il Tao e la Meditazione (Tao Te Ching) a cura di A. Guerrucci e F. Bellini, Risveglio Ed.

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